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Nel genere del rap la dimensione del live conta, se possibile, molto più che in altri generi. Il rapper è chiamato per sua natura al confronto live, perché lì si possono capire le sue vere qualità. Inoltre, nella cultura hip hop gli eventi, specie in anni in cui la comunicazione via web non era così sviluppata, sono sempre stati momento di confronto in cui tra appassionati si poteva condividere e vivere assieme la propria passione.

In Trentino la dimensione dei live ultimamente si sta alzando di livello, con eventi sparsi nell’arco di tutto l’anno e con esponenti di spessore come protagonisti. Questo però è possibile perché nel tempo si è lavorato molto per proporre eventi di qualità sempre maggiore, sfruttando le potenzialità odierne date in primis dalla capillarità e dalla pervasività di strumenti come internet e poi dal rinnovato interesse generale verso il rap. Tuttavia ciò è anche dovuto a live cruciali tenutisi in passato, che hanno posto le basi per creare la situazione che c’è ora in Trentino.

Un evento che ha rivestito una forte importanza in regione è stato sicuramente la prima edizione della Pow Pow Pow Jam al Parco S. Maria di Rovereto. Dopo la vivacità artistica degli anni ’90, con gruppi di rilievo nazionale presenti anche nella città della quercia, come il gruppo Zona Blu, c’era stato un periodo di stagnazione. Di rap ne parlavano e ne ascoltavano in pochi, anche a livello nazionale. Così, quando nel 2008 venne organizzato questo evento, vi fu stupore ed interesse, anche per lo spessore della sua proposta. I Trve Vandals, gruppo storico di writers vicentini, realizzarono i graffiti nel parco, insieme a vari esponenti locali. Ci furono esibizioni di gruppi di breakdance, disciplina che negli anni successivi si sarebbe diffusa notevolmente in regione. Ed infine ci fu il live di Bassi Maestro, rapper veterano della scena milanese, che portò per la prima volta a Rovereto tutti i suoi classici di fronte ad un vasto pubblico. Quell’evento fu così un punto di partenza, che mise di nuovo Rovereto sulla mappa dell’hip hop trentino. Proprio da chi lo organizzò venne poi fondata l’Associazione Step By Step, che tuttora si occupa di organizzare eventi e concerti in città.

Molto importanti furono gli eventi a nome Style Monster che animarono prima la città di Trento e poi quella di Pergine. Nelle sue varie edizioni arrivarono in Trentino writers di fama internazionale che dipinsero varie murate nella periferia di entrambe le città. Accanto all’importanza dei graffiti, questa serie di eventi riuscì a far a suonare nella nostra regione artisti storici come Kaos ed il duo Stokka & MadBuddy, oltre che Kiave ed Egreen, nomi che si sarebbero poi affermati con il tempo. In questo modo si alimentò l’interesse verso il rap, offrendo agli appassionati un momento in cui confrontarsi con live di artisti di spessore, in cui vedere graffiti realizzati da veri e propri maestri di quest’arte, in cui approcciarsi alle competizioni di freestyle o di breakdance.

Un’altra serie di eventi rilevante fu poi quella della Fiemme Street Jam, che si teneva in Val di Fiemme. Anche in questo caso c’era spazio per le varie discipline dell’hip hop, ma il focus degli eventi erano soprattutto lo street basket ed i live rap. Suonarono così in Val di Fiemme gruppi storici come i Colle der Fomento ed i CDB, oltre che artisti come Mistaman, Medda e tanti altri nomi più o meno conosciuti dell’underground italiano. Questi eventi divennero un punto di riferimento per gli appassionati in regione e non solo. Ciò fu possibile grazie alla caparbietà degli organizzatori, che riuscirono a costruire una sorta di festival in anni in cui l’interesse per il rap non era molto, specie in quelle zone.

Accanto a questi eventi, alcuni ne potranno sicuramente ricordare altri di significativi, come ad esempio il primo live di un artista americano nella nostra regione, lo storico rapper del gruppo Non Phixion, Ill Bill, che suonò ad Arco. Secondo chi scrive, però, i tre eventi sopra citati rappresentarono qualcosa di unico. Sia perché puntarono sul rap in periodi nei quali su questo genere ci avrebbero scommesso in pochi, ma soprattutto perché lo fecero portando nel nostro territorio artisti di grande qualità. In questo modo alimentarono la passione e l’interesse di chi già seguiva il genere e questa cultura, dando però la possibilità di confrontarcisi anche a chi non ne sapeva nulla. Insomma, i live e gli eventi possono essere momenti non solo di intrattenimento, ma anche occasioni di confronto e di arricchimento. E in un contesto periferico, come quello trentino, hanno sicuramente un gran valore sia per l’offerta culturale sia per le opportunità di socializzazione che creano.

Francesco Zendri – Associazione Step By Step