Il rap in questi ultimi anni sta sempre più prendendo piede nel panorama musicale italiano. Eppure a fare i grandi numeri di vendita, di visualizzazioni, di attenzione mediatica restano comunque un pugno di nomi. Dietro di loro ci sono invece collettivi ed artisti che si muovono in una scena underground folta e diversificata. La difficoltà di emergere in Italia è anche dovuta alla provincialità di buona parte del Paese. L’Italia è costellata di zone in cui mancano i luoghi in cui esibirsi, in cui l’attenzione per la crescita culturale ed artistica è secondaria, in cui è difficile canalizzare un significativo interesse intorno alla propria arte. Tuttavia anche in queste parti di Italia ci sono artisti che cercano di costruire il proprio percorso, proponendo una personale visione musicale. Perché se le difficoltà del provincialismo italiano sicuramente fanno una notevole selezione, queste possono essere invece da stimolo per chi ci crede davvero nella musica che fa e nei propri ideali. Costruire dove nessuno costruisce o dove nessuno crede si possa costruire è infatti una battaglia dura, ma a volte sicuramente più soddisfacente, capace di forgiare gli artisti e farli maturare più in fretta.
Tutto questo accade anche per la scena rap trentina, una scena concentrata nel numero di appassionati, ma ancora profondamente ancorata alle radici di questa cultura. Ci si conosce quasi tutti di persona, gli eventi sono una fonte di scambio e di incontro, ci si appoggia a vicenda. Poi chiaramente, con il fatto che a livello nazionale anche il rap abbia sempre più spazio nei principali mezzi di comunicazione, pure in Trentino si sta avvicinando al genere un pubblico più occasionale e eterogeneo che in passato.
Uno degli artisti di punta della scena è Ares Adami. Figura che incarna l’essenza del rap trentino. Ares è un artista audace che ha iniziato con il freestyle (improvvisazione in rima), imponendosi anche nelle principali competizioni a livello nazionale. Da lì ha costruito un percorso autentico, fatto di rap intriso di un vocabolario ricco, capace di raccontare la quotidianità semplice di chi vive in provincia, con gli umori e le sensazioni di tutti i giorni.
La scommessa della scena è invece Drimer. Giovane rapper che ha cominciato come Ares Adami con il freestyle. Drimer, a partire dai primi brani con il suo gruppo Birrette Family, ha iniziato a mettersi in mostra per la freschezza dei suoi testi e per la semplicità con cui sa raccontarsi. A breve pubblicherà il suo primo disco solista e quello sarà sicuramente un primo importante banco di prova per capire se Drimer potrà imporsi anche fuori regione.
Tra i collettivi più importanti presenti in Trentino si può citare la Birrette Family, che unisce sotto un’unica bandiera rapper con attitudini e capacità diverse tra loro. Oltre a Drimer ne fanno parte Big House, poliedrico rapper e beatmaker, Compless e Scream, rapper esperti che da anni si fanno valere sia con progetti solisti che con quelli del gruppo.
Uno degli ambiti in cui la scena trentina è molto prolifica è quello della produzione musicale. Sono tanti i beatmaker che in Trentino si dedicano alla composizione musicale tra sperimentazioni e suoni più classici di questo genere. Menevolt è sicuramente uno dei giovani talenti più significativi: capace di incastrare i suoni con un’attitudine personale, pescando dalla musica di un tempo, miscelando jazz, funk, soul con ritmiche più moderne e linee di basso che sono sempre le protagoniste. Tra i beatmaker affermati anche al di fuori del Trentino si può annoverare innanzitutto Ceri, che ha saputo evolvere il proprio gusto ed il proprio stile, partendo dal suono classico del rap fino a spingersi alle contaminazioni elettroniche, tanto da arrivare a produrre artisti pop di livello nazionale come Coez. Inoltre si può citare Freshbeat, beatmaker che ha realizzato album con ospiti internazionali e nazionali, creando sempre produzioni fresche, capaci di partire dalle radici di questa musica fino ad arrivare ai suoni più attuali ed alle influenze più recenti. Tanto che ha appena pubblicato un nuovo lavoro con Thaurus, una delle etichette più importanti nel panorama del rap italiano odierno.
Oltre all’ambito musicale bisogna infine ricordare come in Trentino sia vivo proprio il complesso della cultura HipHop: quindi anche l’arte del DJ’ing, portata avanti da DJ esperti come DJ S-Lego, o l’arte del writing (graffiti), grazie a una folta schiera di writers e di collettivi, e anche l’arte del b-boyng (ballo HipHop), con collettivi come quello dei Funkobotz, costituito da ballerini capaci di distinguersi perfino nelle competizioni internazionali grazie alla loro passione ed al loro talento.
Insomma l’HipHop in Trentino è un laboratorio in continua evoluzione, in cui oltre ai nomi citati se ne muovono anche tanti altri, cercando ognuno di lasciare il proprio segno. Il supporto a questa scena viene dato spesso da associazioni ed organizzazioni di vario tipo, che con il proprio lavoro di volontariato scommettono ogni giorno sul potere di questa musica, e della cultura ad essa collegata, come strumento di impegno e di rivalsa per rendere viva e stimolante anche la provincia italiana.